Ti (s)consiglio un libro: Attrazione di sangue di Victory Storm





VICTORY STORM - ATTRAZIONE DI SANGUE 


Quasi tutti i blogger hanno presentato questo libro in termini molto entusiastici. Come non abbandonarsi alla tentazione di leggerlo? Tuttavia, prima di parlarvene ho aspettato di sapere com'era: inutile ribadire che con gli urban fantasy ci vado coi piedi di piombo, e non avrei voluto farvi spendere sette euro di download basandomi sul semplice passaparola. 
Ripensandoci - e non lo dico per tirarmela - vi ho fatto un enorme favore, sempre ammesso che seguiate il mio spassionato consiglio, ossia: piuttosto guardatevi una puntata di Uomini e donne. Il programma della De Filippi è più costruttivo e sicuramente meno noioso di questo libro. Libro che si è rivelato una boiata pazzesca, una di quelle letture che causerebbero ripulsa persino nei lettori meno navigati. Un semi-analfabeta sarebbe in grado di capire che l'autrice, tale Victory Storm, non sa neanche cosa significhi la parola scrittura. 
Insomma. 
Questa Victory proprio non sa scrivere. E io che me la prendevo con Lauren Kate o E.L.James, autrice del famigerato Cinquanta sfumature di grigio. 
Ma anche no. 
Qui siamo a livelli ben più bassi. 
Infantile, poco articolato, pieno di strafalcioni, lo stile di quest'autrice (mi auguro per lei che questo sia il suo primo libro, altrimenti ci sarebbe da preoccuparsi) è quanto di più anti-letterario possa esistere. 
In confronto, la Meyer è il novello Boccaccio. 
E sempre per ricollegarci a Twilight, come non notare la somiglianza tra Edward e Bella e Vera e Blake, protagonisti indiscussi di questo romanzo?
A parte che Bella Swan ha sicuramente più senso di Vera. Vera che è appena stata rapita da un vampiro, il quale la porta nel suo loft e, invece di terrorizzarla a morte (questo ti aspetteresti da qualcuno che vuole ucciderti), fa tutto il gentile, le prepara da mangiare, la accarezza, le indica tranquillamente dov'è il bagno e le dice di fare come se fosse a casa propria. E Vera tranquilla, non ha un briciolo di paura per se stessa, anzi dopo circa 10 minuti di conoscenza si ritrova irrimediabilmente innamorata di Blake. 
Il romanzo di Victory Storm non ha trama, i personaggi sono macchioline anonime che non suscitano la minima empatia nel lettore: semplicemente, non hanno un senso. Agiscono in maniera stupida e incoerente, e lo spettatore è ridotto in questo
stato per tutta la durata della lettura (sempre che sia così resistente da portarla a termine... io sono arrivata a circa metà libro, poi non ce l'ho più fatta e ho mollato. Ebbene sì, non sono poi così coraggiosa come vorrei farvi credere. Ma un consiglio ve lo posso dare: se ci tenete alla vostra salute mentale, se volete preservare il vostro senso del bello, se avete anche solo un minimo di buongusto, non aprite questo libro. Non compratelo. Di.men.ti.ca.te.ve.ne. 
E se, poverini, sarete martellati da post di blog che lo consigliano con tutto il "quore", chiudete gli occhi, chiudeteli stretti e ricordatevi che, al contrario di molte persone, a me piace tantissimo rinfacciare <<te l'avevo detto>>. 











Il libro: Nonostante i problemi di salute dovuti a una rara forma di anemia che ha dalla nascita, Vera vive felicemente nella fattoria della zia con il tuttofare Ahmed. La sua vita prosegue tranquillamente tra la scuola, l’amore per un ragazzo e le lezioni di catechismo, finché un giorno il cardinale Montagnard, un uomo misterioso che ha sempre vegliato segretamente su di lei, muore e subito dopo la sua vita viene stravolta, ritrovandosi a dover scappare e abbandonare la sua casa, Ahmed e la scuola.
Portata a Dublino, scopre l’esistenza dei vampiri e che questa sua rara forma di anemia la rende speciale: un’arma da utilizzare contro di essi. 
Purtroppo i vampiri hanno ormai scoperto la sua esistenza e intendono ucciderla. Tra questi c’è Blake, uno dei vampiri più antichi e con particolari poteri che lo rendono invulnerabile.
Vera non ha tempo di riflettere su ciò che ha appena scoperto che Blake la trova e la rapisce con l’intenzione di scoprire come salvare la sua specie dalla ragazza. Tuttavia i suoi piani si rivelano più ardui del previsto, soprattutto a causa dell’inspiegabile e reciproca attrazione che inizia a provare per Vera. Proprio quest’attrazione lo convincerà a suggellare un Patto d’Unione con lei, in grado di legarli per l’eternità.
Purtroppo il Patto rimane incompiuto e Vera ritorna da sua zia, che per proteggerla la nasconde nel castello di Melmore, un collegio posto su un frammento della croce di Cristo che vieta ai vampiri di avvicinarsi, ma quando Vera inizierà a crearsi una nuova vita, ecco che Blake ritorna a reclamarla. 
Vera sarà pronta a concludere il patto d’Unione? Riuscirà ad arrivare al cuore di Blake così chiuso ai sentimenti? 
Ma soprattutto, riuscirà a scoprire cosa si nasconde dietro alla propria nascita che la rende così speciale e che la spinge inesorabilmente verso Blake in una strana... attrazione di sangue?



12 commenti:

  1. ahahahahahahahahahahahah mi hai smontata subito :P
    ma seguirò il tuo consiglio, meglio evitare se le cose stanno così XD

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  2. Mi chiedo come si possa scrivere un commento o una recensione senza neanche aver letto per intero un libro. E poi se la Meyer, la E.L James ecc sono così pessime perchè è piaciuto così tanto e ha avuto successo??? e non si parla di 2-300 copie ma milioni....
    Non è che qualcuno aspetta il ciclo e ha le travegole??
    Poi se facesse così schifo non credo che darebbero la possibilità di scaricare l'anteprima gratuita...
    Comunque ognuno è libero di esprimere il proprio parere. Io personalmente l'ho letto e mi è piaciuto molto. Lettura semplice e veloce e trama coinvolgente con molti colpi di scena soprattutto nel finale

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    1. A me la Meyer piace, se leggessi il mio blog te ne renderesti conto. Mentre questo libro non mi è piaciuto, neanche un po'. Che devo fare, dire che è un capolavoro per non fare la figura di "quella che ha il ciclo e le travegole"?
      Sono sostanzialmente onesta in ciò che scrivo -o almeno mi piace pensare di esserlo. Chi segue il mio blog sa di potersi fidare non dico dei miei giudizi (che sono soggettivi e in quanto tali sindacabili) ma almeno del fatto che amo dire quello che penso senza censure o inutili giri di parole. Un consiglio però te lo do volentieri: quando leggi una recensione di un blogger, non prendere le sue parole come verità assoluta.
      E' normale che le persone abbiano gusti diversi: di conseguenza, siccome io non ti faccio una colpa del fatto che questo libro ti sia piaciuto, tu non fare una colpa a ME del fatto che, al contrario, io non lo abbia apprezzato.
      Buona giornata.

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  3. Concordo sui gusti diversi e ognuno è libero di esprimere i propri pareri e giudizi. Peccato tu non l'abbia letto tutto perchè nella seconda parte del libro vengono spiegate molte cose e ci sono molti colpi di scena che mi hanno colpito rendendo molto intrigante e avvincente la storia e il finale.
    Darò un occhiata al tuo blog con più calma quando avrò tempo.
    Ciao buona giornata e buon anno.

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Dopo aver letto questa recensione, non potevo non seguirti!!!
    Io lo sto leggendo ora.. :D

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    1. ciao, scommetto che questo romanzo non è piaciuto neanche a te ;) comunque benvenuta! :)

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    2. Lo sto finendo, ma leggendolo lo sto mentalmente massacrando!
      libri del genere fanno uscire la parte peggiore di me!! :D

      Grazie! ^^

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  6. Premessa: non mi attirano gli urban fantasy in genere, questo ancora meno.

    In ogni caso, se vuole essere fatta una recensione di un libro, LO SI FINISCE. Se così non accade, la recensione non è tale; non può essere completa, non può quindi essere divulgata. Possono venire a mancare elementi fondamentali per la stesura di una valutazione; ragione per cui, la prossima volta che vorrai fare una recensione, abbi almeno la decenza di finire il libro. Non per te stessa, bensì per coloro che ti seguono, che possono essere fuorviati da un tuo giudizio basato sul nulla (o quasi) visto che la lettura non è steta completata, e dunque non può essere giudicata (perlomeno con tali toni da vangelo sceso in terra).

    Grazie, saluti.

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    1. Hai ragione, ma in ogni caso lo avevo quasi finito, ne avevo letto ben più della metà, e in seguito l'ho concluso. Non ho modificato il mio commento (commento, NON recensione, non sono una critica e non assumo toni da vangelo sceso in terra) perché non ho cambiato idea sul libro in questione. E siccome il mio non è un blog di critica letteraria, e nessuno mi paga per aggiornare, se voglio posso anche iniziare un libro e mollarlo a metà perché pessimo, non vedo dove stia il problema.
      Una domanda: visto che non ti piacciono gli urban fantasy e, si spera, non sei l'autrice di questo libro, perché ti scaldi tanto?
      Ps: per favore, potresti firmarti quando lasci un commento? Altrimenti non ho idea di con chi parli.

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    2. Si, hai ragione, mi chiamo Silvio.
      Non voglio scaldarmi o apparire aggressivo e dai toni burrascosi; e la mia critica non riguarda il tuo blog - più persone leggono e hanno capacità cerebrali di dare la propria opinione meglio è - bensì il metodo. Il mio ragionamento parte tutto da un punto fondamentale, che è l'impegno e il tempo dedicato di colui che scrive (forse ci tengo così tanto perchè anch'io scrivo). Ovviamente tu puoi dire quello che vuoi e ci mancherebbe, puoi spaziare da "capolavoro" a "merda", però, per rispetto di colui che scrive e di coloro che seguono il tuo blog, penso che devi finire un libro prima di dire la tua. Semplicemente questo; ripeto, poi puoi stroncarlo (credo che se io leggessi questo libro sarei del tuo parere), però, perlomeno per rispetto del lavoro di colui che l'ha scritto (non lo definisco autore perchè penso che pubblicare non basti per essere definiti "scrittori" ecc.) prima di dare una tua opinione, devi finirlo.
      Tutto qui!
      Silvio

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