Recensione: la libreria dei nuovi inizi: quando un libro ti cambia la vita


ANJALI BANERJEE
LA LIBRERIA DEI NUOVI INIZI



C’è soltanto un modo per conquistare lo spirito di un libro.
Leggerlo.







C’è una vecchia libreria, a Shelter Island, dove ad aggirarsi in cerca di compagnia e buone letture non sono solo gli affezionati clienti. Qui, tra stanze in penombra, riccioli di polvere e parquet scricchiolanti, i libri hanno davvero un’anima e, quasi godessero di vita propria, sanno farsi scegliere dal lettore giusto al momento giusto...
Che non si tratti di una libreria come le altre Jasmine lo capisce subito: in fuga da Los Angeles e da un ex marito che le ha spezzato il cuore, non si aspetta certo che ad accoglierla, accanto all’eccentrica Zia Ruma, siano gli spiriti della Grande Letteratura. E quando la zia parte, affidando proprio a lei la guida del negozio, saranno Shakespeare ed Edgar Allan Poe a svelarle a poco a poco i segreti del mestiere. E se Beatrix Potter la aiuterà a sedare orde di bambini scatenati e Julia Child le consentirà di accontentare anche le signore più esigenti in cucina, come potrà Jasmine resistere alle suadenti parole di Neruda, deciso, a quanto pare, a spingerla tra le braccia di un affascinante sconosciuto? La libreria dei nuovi inizi è una irresistibile commedia romantica, e insieme un omaggio lieve e incantato al potere della letteratura. Perché in un buon libro c’è tutto: le emozioni, gli incontri e le risposte che possono anche cambiarci la vita.





La libreria dei nuovi inizi è un racconto di appena 300 pagine che ho aperto in un momento di scazzo; avendo deciso, qualche giorno fa, di concedere una seconda possibilità a Pamela, romanzo epistolare firmato dalla penna dello scrittore britannico Samuel Richardson, e essendone rimasta, per la seconda nonché presumo ultima volta, estremamente delusa, ho deciso di alternarlo a un libro sicuramente meno impegnativo. La scelta è ricaduta, per l'appunto, su 'La liberia dei nuovi inizi', e devo dire che ne sono rimasta folgorata. Non fraintendetemi: se vi aspettate un capolavoro della letteratura moderna, potete anche girare al largo. 

Il mio giudizio
Il punto forte di questo libro è che il fantasy, l'introspezione, il sentimentalismo e un vago sentore di chick lit coesistono in maniera estremamente spontanea. 
La protagonista, Jasmine, è appena stata lasciata dal marito Robert, un fedifrago incallito con una faccia tosta che mi ha fatto prudere le mani per tutta la durata della lettura. Non credo di conoscere un personaggio più viscido e meschino di lui; tenete conto che io non appartengo alla lobby 'harmony? che schifo!', quindi fidatevi se vi dico che questo Robert supera di gran lunga tutta la bastardaggine di gran parte dei protagonisti harmonyani di cui ho memoria -protagonisti noti per essere stronzi&bellixximi, come di certo saprete. E comunque. 
La zia della povera Jasmine, rendendosi conto che la sua adorata nipotina ha il cuore spezzato e nessuna voglia di rifarsi una vita, si inventa che deve tornare per qualche settimana nel suo paese natale e che non può affidare la sua libreria ad altri che a lei.
Jasmine ovviamente abbocca, abbandonando il suo frenetico lavoro e decidendo di accontentare la sua capricciosa, imprevedibile zia. Qui ha inizio la sua avventura; in quella libreria la donna riscoprirà il piacere di leggere, ma non solo. Jasmine ha infatti un dono: può vedere gli spiriti degli scrittori; può, grazie ai suggerimenti di questi ultimi, aiutare i clienti della libreria a trovare quello di cui hanno bisogno.

In 'La libreria dei nuovi inizi' non manca il brivido dell'amore impossibile; un amore che mi ha stretto il cuore e fatto emozionare come non mi accadeva da tempo: e quando dico impossibile, intendo nel vero senso della parola, ma non preoccupatevi: per quanto aperto e enigmatico, il lieto fine ci sarà, e ci strapperà più di un sorriso, e forse anche una mezza lacrimuccia. 
Non manca neanche l'ironia, un'ironia leggera che mi ricorda i libri di Sophie Kinsella, ma che si alterna a momenti di profonda amarezza, poiché la desolazione della protagonista riesce, nonostante l'ingenuità dello stile, a toccare le corde più profonde del lettore: chi di noi non si è mai sentito così disperatamente solo da non riuscire quasi a respirare? Chi di noi non si è mai sentito privo di speranza?
Questo libro non è una perla della narrativa moderna; non ha uno stile indimenticabile, o personaggi contorti e pieni di sconvolgenti segreti, né una trama complessa o un linguaggio particolarmente forbito. 
Penso sia la bellezza della storia in sé a renderlo unico: il cammino di Jasmine è irto di ostacoli che non hanno nulla a che fare con mostri o nemici dal potere sconfinato: il suo unico, vero antagonista è il dolore che si porta dentro da più di un anno, e che l'ha trasformata in una donna cinica e sola. 
Carine le apparizioni di alcuni fra gli scrittori più famosi di sempre: Charles Dickens, Jane Austen, A. A. Milne (inventore del famosissimo orsacchiotto ghiotto di miele Winnie the Pooh). 
I personaggi secondari sono così simpatici e bizzarri che è impossibile non affezionarcisi; lo stile semplice, scorrevole e ironico rende questa storia godibilissima. Non mancano i momenti di pathos: in alcuni passi del libro vi indignerete, in altri soffrirete insieme a Jasmine, in altri ancora vorrete uccidere Robert... e poi ci sono i momenti in cui non potrete fare a meno di sorridere, magari con un pizzico di commozione, magari perché ogni sofferenza, se vista dalla giusta prospettiva, diventa così pateticamente inutile... alla fine questo lo capirà anche la protagonista, che, dopo esseri affezionata alle mille stranezze della libreria, deciderà di lasciarsi alle spalle il passato e di costruirsi una nuova identità. 
Consiglio vivamente questo libro a chi non nutre pretese letterarie troppo esigenti, a chi ha voglia di lasciarsi travolgere dal cammino di una donna che riscopre se stessa grazie ai libri e alla loro magia, a chi vuole godersi una storia d'amore breve ma intensa. 
Consiglio questo libro a chi vuole emozionarsi, a chi vuole leggere qualcosa di poco impegnativo ma non per questo meno appassionante. 
Soprattutto consiglio questo libro a chi, come me, vuole credere al fatto che i libri sono l'unico punto fermo in un mondo che a volte ci spiazza per la velocità con cui gli equilibri si spezzano. 










6 commenti:

  1. Risposte
    1. E' bellissimo e molto toccante, te lo consiglio <3

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    2. L'ho finito ieri :D è scesa qualche lacrimuccia ma mi è piaciuto molto *-*

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  2. Ah come sono contenta che ti sia piaciuto questo libro, io lo lessi tempo fa per caso e mi piacque tantissimo *-*

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  3. Non conoscevo questo libro... ma dopo la tua appassionata recensione, non posso che sperare di comprarlo presto e leggerlo a mia volta!

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  4. bellissima recensione!!
    Grazie per avermi fatto conoscere questo libro,mi era sfuggito,ma sia dalla trama,sia dalle tue parole,si capisce che è un libro molto carino!!

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