"Non riesco a saziarmi di libri. E sì che ne posseggo un numero superiore al necessario; ma succede anche coi libri come con le altre cose: la fortuna nel cercarli è sprone a una maggiore avidità di possederne. L'oro, l'argento, i gioielli recano con sé un godimento inerte e superficiale; i libri ci danno un diletto che va in profondità, discorrono con noi, ci consigliano e si legano a noi con una sorta di famigliarità attiva e penetrante. "(Francesco Petrarca)
E' un po' quello che penso anch'io: più libri ho, più mi viene voglia di comprarne. A volte mi sento in colpa per questo. Soprattutto perché le pile di libri da leggere si accumulano, si accumulano e, a meno di non compromettere invariabilmente la mia vita sociale, il loro numero tenderà ad aumentare sempre di più. Quelli che sto per presentarvi sono i libri che prima o poi non potrò non compare; quel genere di libri che appena leggi la trama o dai un'occhiata alla copertina scatta il colpo di fulmine. I libri di cui mi ritrovo a fantasticare quando non ho niente da fare, sognando di vincere alla lotteria e di potermeli aggiudicare tutti in una volta.Oggi vi farò dare una sbirciatina ai primi cinque:
Kent, 1826. Christopher Davenport prepara da anni la sua vendetta. E quando si trasferisce a Coxton, paesino della campagna inglese, sa esattamente cosa lo aspetta. Conosce i suoi nemici, e non li teme. Non teme il padre naturale, Leopold DeMercy. Non teme il fratellastro, Daniel. Non teme i fantasmi del suo passato. E di sicuro non teme la limonata. Dovrebbe, però. Oh, milioni di persone vi diranno che è una bevanda innocua e salutare. Non credeteci. Perché basta poco, un attimo di distrazione, per rovesciarne un bicchiere. E averne la vita sconvolta, come scopre anche la giovane Anna Champion. Caratteri diversi come il giorno e la notte, Anna e Christopher. Tra loro volano schiaffi, baci rubati, dialoghi al vetriolo e mortificanti scuse. Eppure prima di addormentarsi Anna non può fare a meno di ripensare a quell'uomo arrogante, e Christopher non riesce a dimenticare quell'odiosa strega. E quando a Coxton si comincia a vociferare di un fidanzamento tra Anna e Daniel, Christopher decide di strapparla al fratellastro con ogni mezzo... anche il più infame.
Antoine de Saint-Exupéry è uno degli scrittori francesi più letti nel mondo. Sessantacinque anni dopo la sua morte continua a suscitare grande interesse. Il suo "Piccolo principe", conosciuto universalmente, è stato tradotto in duecentodieci lingue e molti dialetti. Paradossalmente, l'uomo è tanto illustre e famoso quanto segreto. La sua biografia nasconde ancora molte zone d'ombra che, per puro caso, nuovi elementi hanno reso evidenti in modo quasi miracoloso. Per scoprire i misteri di Saint-Exupéry, il giornalista e scrittore Jean-Claude Perrier ha condotto un'autentica indagine. Ha incontrato gli ultimi testimoni, raccolto materiale inedito che ha assemblato in quest'opera proprio come un archeologo ricostruisce un mosaico antico. Perché di archeologia letteraria vera e propria si tratta. Ogni testimonianza, ogni testo (poesie giovanili, lettere etc.), ogni rilettura di manoscritto aggiunge un tassello in più nel ritratto e ne trascina con sé di nuovi.
Dagli antefatti ai motivi che portarono all'eliminazione di Nicola II e della sua famiglia nel seminterrato di casa Ipatiev a Ekaterinburg, l'autore di questo libro ricostruisce con una rigorosa indagine storica la strage di reali più celebre del XX secolo e fa tabula rasa di luoghi comuni e falsità. Ad esempio, con prove irrefutabili e definitive, dimostra come tutti gli ultimi Romanov siano morti nella strage del 17 luglio 1918 e come quindi le varie sedicenti Anastasia e gli pseudo Alessio siano o impostori o mitomani; chiarisce il ruolo di Vassilij Jakovlev, incaricato dal Cremlino di trasferire la famiglia dello zar a Ekaterinburg; rivela che solo Lenin si dichiarò contrario all'eliminazione che venne invece affrettata dai capi del Soviet degli Urali che temevano che la famiglia imperiale cadesse nelle mani dei bianchi. Il libro è arricchito da una documentazione fotografica, con istantanee private dei Romanov scattate dallo stesso zar.
Questo graphic novel dal disegno duro come i fatti che racconta è la testimonianza diretta dell'autore sull'assalto della polizia alla scuola Diaz di Genova al termine della manifestazione contro il G8 del luglio 2001. Christian Mirra, come tanti altri ragazzi, la notte tra il 21 e il 22 luglio 2001 dormiva nella scuola Diaz quando subì l'assalto immotivato delle forze di polizia, fu picchiato e, dopo il ricovero in ospedale, piantonato fin quando il giudice per le indagini preliminari non invalidò il suo arresto. Il graphic è diviso in tre parti: la prima, "Verso Genova", che racconta la manifestazione e il clima di tensione di quei giorni; la seconda, "Notte cilena", narra l'assalto della polizia, il tentativo di fuga, il pestaggio e il trasporto in ospedale; la terza e ultima parte infine, "L'ospedale", racconta il ricovero al Villa Scassi di Genova, i tormenti fisici e psicologici, gli abusi di alcuni poliziotti e la solidarietà di altri, fino all'ordine di scarcerazione.
Ricordate "Le memorie di Schmeed" di Woody Allen?: "Nella primavera del 1940, una grossa Mercedes venne a fermarsi davanti al mio negozio di barbiere al 127 di Königsstrasse ed entrò Hitler. 'Voglio una spuntatina leggera' disse e non tagliatemi molto sopra.'" Schmeed, il barbiere del Reich, depositario dei segreti del Führer. Ecco: il romanzo di Timur Vermes sembra rimandare alla comicità di Allen. È l'estate del 2011. Adolf Hitler si sveglia in uno di quei campi incolti e quasi abbandonati che ancora si possono incontrare nel centro di Berlino. Egli non può fare a meno di notare che la guerra sembra cessata; che intorno a lui non ci sono i suoi fedelissimi commilitoni; che non c'è traccia di Eva. Non può non sentire un forte odore di benzina esalare dalla sua divisa sudicia e logora; e non riesce a spiegarsi l'intorpidimento delle sue articolazioni e la difficoltà che prova nel muovere i primi passi in una città piuttosto diversa da come la ricordava. Regna infatti la pace; ci sono molti stranieri; e una donna (sì, proprio una donna, per giunta goffa), tale Angela Merkel, è alla guida del Reich. 66 anni dopo la sua fine nel Bunker, contro ogni previsione, Adolf inizia una nuova carriera, stavolta a partire dalla televisione. Questo nuovo Hitler non è, tuttavia, né un imitatore, né una controfigura. È proprio lui, e non fa né dice nulla per nasconderlo, anzi, è tremendamente reale. Eppure nessuno gli crede: tutti lo prendono per uno straordinario comico, tutti lo cercano, tutti lo vogliono, tutti lo imitano.
Avete letto qualcuno di questi libri? Com'è messa la vostra wishlist? Il libro che in questo momento desiderate più di tutti? Aspetto le vostre impressioni :)
Ciao, perdonami l'intrusione e perdonami se questo commento non c'entra con questo post, ma vorrei tanto sapere se tornerai mai a postare su EFP e ad aggiornare le tue storie.
RispondiEliminaTi ringrazio, semmai risponderai.
Un abbraccio!
Ciao, Anonimo... nel caso tu abbia letto Parole d'amore, fatti un giro sul mio profilo, c'è una piccola sorpresa per te. Per qualunque altra info ci sentiamo in privato e, se vuoi, puoi chiedermi l'amicizia su fb: https://www.facebook.com/vivien.efp
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