Recensione: Una piccola magia di Lisa Kleypas




RECENSIONE

LISA KLEYPAS
UNA PICCOLA MAGIA 



Una piccola magia è il nuovo libro di Lisa Kleypas, edito da Mondadori, disponibile negli scaffali a partire dal 12 ottobre 2012. Poche settimane fa ho recensito il suo precedente romance, Come finiscono le favole, e dalle mie parole traspariva chiaramente la delusione che ho provato nel rendermi conto che la Lisa Kleypas di Infine tu e Cuore a cuore, la Lisa Kleypas capace di ricostruire ambientazioni suggestive e personaggi pieni di fascino, forte di uno stile brillante, vivace e distensivo, era più lontana che mai. E continua a esserlo, proponendoci per l'ennesima volta un romanzo insipido, scritto con mano stanca e impersonale. La trama è, ca va sans dire?, banale e poco fantasiosa. Talmente banale e poco fantasiosa che a distanza di due giorni fatico a ricordarla. E no, non sto scherzando: non mi era mai capitato di dimenticare un libro della Kleypas, i suoi personaggi, le emozioni che mi hanno trasmesso, ma essendo questo un harmony di poco valore, è come se la mia mente avesse voluto rimuovere questa sgradevole esperienza di lettura. 
Tornado a noi: Lucy detta Luce è appena stata mollata dal fidanzato, che si è innamorato della sorella di lei, Alice. Quest'ultima è una ragazzina sciocca, viziata e capricciosa, che nella vita le ha sempre avute tutte vinte, soprattutto quando si tratta di scavalcare la sorella maggiore, che, sola e impotente, non può che stare a guardare la sua vita sgretolarsi, l'uomo che ama abbandonarla, gli amici prendere le distanze. 
La risalita, per Luce, sarà difficile, ma non impossibile: complice un nuovo amore, il riavvicinamento dei genitori, il sostegno di due coinquiline molto speciali, ed ecco che i giorni riprendono la loro normalità, la routine non è più così insopportabile, il dolore si attutisce, la rabbia si attenua. 
Tutto qui?, direte voi. Ebbene, il leitmotiv di questo romanzo gira intorno al tradimento e al perdono, con un finale scontato e perbenista che mi ha delusa oltre ogni dire. Il protagonista maschile, Sam, non ha esercitato alcun fascino su di me; stessa cosa per quanto riguarda Lucy, che è un personaggio insipido e insignificante e buonista, irritante come pochi. 
Lo stile è dispersivo, l'autrice si dilunga in particolari che al lettore non potrebbero interessare di meno, e Dio sa quanto mi dispiaccia essere così dura con la Kleypas, di cui ho sempre ammirato -a volte persino invidiato- l'abilità narrativa con cui intingeva i suoi romance storici, catapultandoci in un'epoca lontana, facendoci vivere le emozioni, le paure, le insicurezze dei suoi protagonisti. 
E' un peccato che la sua verve ultimamente sembra essersi persa tra le pagine dei suoi harmony contemporanei, che paiono scritti da un'altra persona, qualcuno che non vanta neanche un decimo del talento di Lisa Kleypas, una delle scrittrici di romance più famose del mondo... una scrittrice che, secondo me, ha un serio e impellente bisogno di ritrovarsi, di prendersi una pausa, o forse semplicemente di tornare alle origini e regalarci un altro dei suoi deliziosi e rinomati romanzi storici. 





CONSIGLIO MUSICALE
Loredana Berté - In alto mare






CONSIGLIO GOLOSO
Struffoli 







Il libro: Di scelte giuste, nella vita, Lucy Marinn ne ha collezionate ben poche, soprattutto in fatto di fidanzati. L'ultimo, Kevin, l'ha lasciata confessandole il peggiore dei tradimenti: con la sorella minore di lei, Alice. 
Doppiamente tradita, Lucy abbandona l'incantata cittadina di Friday Harbor, nello Stato di Washington, un luogo dove tutti si conoscono e cerca rifugio nella solitaria isola di San Juan, il posto ideale per rimanere sola con i suoi pensieri e il suo dolore. Quello che Lucy non ha previsto è di conoscere un affascinante vinicoltore locale, Sam Nolan, che è in realtà un amico di Kevin incaricato di "distrarla" un po'. E quello che Sam invece non ha previsto è di innamorarsi perdutamente di lei.
Prezzo: 9,90 euro
Casa Editrice: Mondadori

2 commenti:

I tuoi commenti alimentano il mio blog! Se vuoi lasciare un parere, una riflessione, un pensiero, sarò felice di risponderti.