Parole di carta: Il nome della rosa di Umberto Eco



L'estate sta per finire e in giro vedo molti musi lunghi per questo. 
Perché noi scrittori e lettori non ci rallegriamo con questa bella rubrica?
Parole di carta ritorna questo mercoledì sempre con le sue regole semplici semplici:


-prendi il libro a te più vicino
-aprilo in una pagina a caso
-condividi con noi la prima frase su cui ti cade l'occhio

Per la scuola sto leggendo Il nome della rosa di Umberto Eco. 
Ecco la parte che ho notato subito:


Il bene di un libro sta nell'essere letto. Un libro è fatto di segni che parlano di altri segni, i quali a loro volta parlano delle cose. Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto. Questa biblioteca è nata forse per salvare i libri che contiene, ma ora vive per seppellirli. Per questo è diventata fomite di empietà.





Nessun commento:

Posta un commento

I tuoi commenti alimentano il mio blog! Se vuoi lasciare un parere, una riflessione, un pensiero, sarò felice di risponderti.