Matched, recensione






Recensione


Allie Condie 
MATCHED 


Non andartene docile in quella buona notte. 
Infuria, infuria, contro il morire della luce. 

Matched è un distopico ambientato in un futuro post-apocalittico in cui ogni aspetto della vita dei cittadini è controllato dal Sistema. Dalla nascita alla morte, dallo studio al lavoro, dall'accoppiamento alla proceazione... ognuno di questi traguardi viene scrupolosamente gestito da un governo che come obbiettivo finale si pone la creazione di una razza perfetta sotto ogni punto di vista.
Un po' come Hitler ai tempi del nazismo, se capì?
E' in questo clima così rigido e artefatto che si dipana la storia d'amore tra Cassia e Ky. Una storia d'amore impossibile e tormentata, ostacolata dalle regole del mondo in cui vivono, un mondo in cui l'amore, come del resto ogni altra cosa, non è una libera scelta, ma il risultato di un'attenta selezione genetica decretata da un computer. Non esistono scorciatoie, né vie di fuga. Il computer stabilisce, tu esegui. In questo particolare frangente il computer ha proclamato che 'l'anima gemella' di Cassia è Xander, il suo migliore amico d'infanzia, il ragazzo di cui la gentil donzella credeva di essere innamorata, finché non è arrivato Ky, l'enigmatico Ky, a guastare questo fin troppo idilliaco scenario.

Ora che ho trovato il modo di volare, in che direzione devo percorrere la notte? Le mie ali non sono bianche e non hanno piume; sono fatte di seta verde che vibra al vento e si piega seguendo i miei movimenti: prima un cerchio, poi una linea retta e poi una forma inventata da me. Non mi preoccupa l'oscurità alle mie spalle, e nemmeno il cielo stellato che ho di fronte.

Il mio parere. 
Questo libro è un completo fallimento. I riferimenti a 1984 (capolavoro di George Orwell riconosciuto in tutto il mondo come il padre del genere distopico), sono palesi e imbarazzanti. Gli incerenitori, le telecamere, le pillole colorate... non so cosa avesse in mente la Condie mentre scriveva Matched, ma se Orwell fosse ancora tra noi le farebbe sicuramente causa per plagio. E se non lo facesse, sarebbe un gran bel fessacchiotto, perché la causa la vincerebbe di sicuro. 
Inutile dire che Matched non ha nulla del fascino, della bellezza, dell'ambiguità del libro di Orwell: lo stile della Condie è estramente banale, acerbo e infantile, agli antipodi della provocante e antirivoluzionaria penna dell'autore a cui Matched è ispirato. 
La storia ha un ritmo narrativo in cui  le pagine scorrono non lente, di più. Non c'è phatos né sentimento nei personaggi ma solo tanta, tanta noia.

Lasciami credere in tutto questo, e credici con me.

Al fatto che rivorrei indietro i 18 euro che ho speso per questo libro ci credo eccome. Magari avessi conservato lo scontrino!.
I temi vengono affrontati con una pretenziosità che sfiora l'arroganza. E' come se l'autrice volesse propinare al lettore ideali di vita a cui lei stessa non crede: <<sii libero, pensa sempre con la tua testa, non lasciarti atrofizzare dalle regole>>. Un buon proposito, ma presentato con un'ingenuità fastidiosa e controproducente. Il messaggio moralmente implicito viene assimilato dal lettore in maniera del tutto confusionaria, passiva e pericolosamente ambigua. La storia d'amore tra Cassia e Ky non ispira alcun messaggio positivo, nessun vento di speranza: sarò scema io, ma per quanto mi riguarda non metterei MAI in pericolo la mia famiglia, i miei affetti, le persone che amo a causa di un'infatuazione divampata in meno di cinque minuti. Se dovessi lottare, lo farei per la mia libertà individuale, per una questione di principio. Per la mia stessa dignità. Non per un bambolotto di nome Ky la cui unica attrattiva consiste nel suo passato tremendamente tragggico. Come direbbe mia madre, <<povero piccino, che pena mi fa>>. 
Per riassumere: la protagonista, Cassia, è una ragazzetta insulsa che cede al brivido di innamorarsi di un ragazzo proibito solo ed esclusivamente perché incuriosita dal torbido passato di lui. 
L'inconsistenza della trama, il fatto che quest'ultima sia pressoché priva di azione, la pochezza dello stile, la totale assenza di ironia ma anche di momenti drammatici, rendono Matched un mattone di quasi 400 pagine che ho fatto a dir poco fatica a digerire. 
Come dice Shakira in quella famosa canzone: <<ahi, ahi ahi ahi ahi>>. Mi fa tanto male il pancino. 

<<E quando lo rivedrò, perché sono certa che accadrà, gli sussurrerò all'orecchio ciò che ho scritto, glielo dirò sulle labbra. E, da cenere a nulla, le parole si faranno carne e ossa>>

L'unica mossa astuta della Condie, anch'essa rivelatasi un buco nell'acqua, è stato impostare la narrazione in prima persona e al tempo presente. Tra l'altro, questa è ormai divenuta una pratica molto en vogue tra i giovani scrittori emergenti, ma di solito tale metodo viene utilizzato per aiutare il lettore a immedesimarsi nei personaggi, NON PER ESTRANIARLI COMPLETAMENTE. 
Al contrario, Matched è uno di quei libri che si legge a fatica. Il lettore non fa che annaspare: <<quando finirà  questa tortura? Quando?>>.
Dopo ben 400 pagine la tortura è finita, e i pochissimi momenti che mi hanno colpita sono stati quelli in cui la Condie si sforza, a fatica e in maniera  incerta e estremamente traballante, di mostrarci gli effetti che questa società così aggressiva e intransigente sortisce sulla quotidianità delle persone. 

Amore. Se non potessi dargli nome, sarei in grado di capirlo? Sarei in grado anche solo di sentirlo?

Peccato che in Matched non ci sia nessun personaggio degno di nota. Persino il protagonista maschile, Ky, è caratterizzato male. Non ha fascino né mistero, è un semplice pretesto che l'autrice utilizza per costruire un'insignificante romanzo basato su un'insignificante storia d'amore. 
Questi sono Ky e Cassia: manichini inanimati che non si sentono, non si vivono, non coinvolgono né catturano.  Piatti come una tavola da surf, direbbe mia madre, che come me le cose non le manda certo a dire, per cui non mi faccio scrupoli di sorta suggerendovi di non comprare questo libro: non ne vale assolutamente la pena, e con i soldi risparmiati potreste sempre comprarvi una confezione gigante di marshmallows. 

















Titolo: Matched
Autore: Ally Condie
Casa editrice: Fazi
Prezzo: 9,90
Trama: Cassia non ha mai avuto dubbi: la Società sceglierà sempre il meglio per lei. Cosa leggere, cosa amare. In cosa credere. E quando Il volto di Xander appare sullo schermo dell'Abbinamento, il sistema che unisce individui geneticamente compatibili per creare coppie perfette. Cassia non ha incertezze: è lui il suo Promesso, il ragazzo giusto per lei. La sua gioia, tuttavia, non durerà a lungo: un malfunzionamento del Sistema le mostrerà il volto di un'altra persona, proprio prima che lo schermo si oscuri, qualcuno che lei conosce, Ky Markham. La Società le comunica che si è trattato di un errore tecnico, cosa rara in un mondo in cui le sviste non sono ammesse, ma Cassia non può impedirsi di pensare a lui, d'incontrare il volto del ragazzo In ogni suo sogno, in ogni suo pensiero. E una domanda, la più proibita e pericolosa, inizia a farsi strada: e se non fosse lei a essere sbagliata? Se fosse Ky il suo vero Promesso? Quale sarà la scelta di Cassia? Tra Xander e Ky, tra un amore obbligato e un amore che è il simbolo stesso della ribellione, chi avrà la forza di scegliere?

1 commento:

  1. Ehi, mi hai fatto passare la voglia di leggerlo, lo sai? Meno male perché lo stano andando a comprare, adesso penso che lo leggerò in pdf

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