Benvenuti al terzo appuntamento di Top ten Tuesday, la rubrica ideata dal blog The broke and the booklish. Come ogni martedì, il The broke ci ha proposto di stillare una top ten che questa volta riguarda... 

10 citazioni preferite dai libri! 

Anzitutto, sono stata molto felice di sapere quale sarebbe stato l'argomento principale di questa settimana, perché così ho avuto la scusa perfetta per salire dalla cantina tutti i miei libri preferiti, cosa che non facevo da un po'. 
Ma non perdiamoci in chiacchiere inutili, altrimenti finirò per annoiarvi. 

Una delle citazioni che ricordo con più piacere è presa direttamente da Jane Eyre di Charlotte Bronte.

St.John non si è sposato: ora non si sposerà mai. Finora è bastato lui per il suo lavoro; e il suo lavoro volge alla fine: il sole glorioso è ormai al tramonto. L'ultima lettera che ho avuto da lui mi ha strappato lacrime di umana sofferenza e riempito il cuore di gioia divina: parlava della sua certa ricompensa, della corona incorruttibile. So che una mano estranea mi scriverà la prossima volta per dirmi che il servo buono e fedele è stato infine chiamato nella gioia del suo Signore. E perché piangere per questo? La paura della morte non turberà l'ultima ora di St.John: la sua mente sarà limpida; il suo cuore sereno; la sua speranza certa; la sua fede incrollabile. Le sue parole lo promettono:
<<Il mio Maestro>> scrive <<mi ha avvertito. Ogni giorno dice più chiaramente: 'Verrò presto', e ogni ora rispondo con ansia maggiore: 'Amen, vieni, Signore Gesù'>>


Mi sono tanto commossa leggendo queste parole. Sapendo che la fede è l'unica consolazione che può scacciare la paura della morte, della perdita e dell'incognita di un aldilà a cui molti di noi -me compresa- si sforzano di non credere, forse perché a volte è più facile così. 

Già che si parla di Jane Eyre, non posso non citarvi anche questo passo:

I principi, le leggi non sono fatti per i momenti privi di tentazione; ma per i momenti come questi, quando il corpo e l'anima si ribellano al loro rigore; sono inviolabili; saranno inviolati. 

Per restare in tema, ci sono ovviamente un paio di citazioni di Jane Austen che non posso non riportare. A partire da Orgoglio e pregiudizio, in cui alcuni dialoghi mi hanno fatto morire dalle risate -soprattutto quando c'è di mezzo Mr. Bennet e la sua passione per gli stolti e per gli idioti. 

<<Dev'essere uno stravagante>> disse Elizabeth [riferendosi a Mr.Collins] . <<Non riesco a capirlo bene. Vi è qualcosa di pomposo nel suo stile. E che cosa intende dire quando si scusa di essere il primo nell'eredità vincolata? Non si può credere ne farebbe a meno, se potesse. E' possibile che sia una persona fine, papà?>>
<<No, cara; non lo credo. Mi aspetto proprio il contrario. Nella sua lettera c'è un miscuglio di servilità e di boria che promette bene. Non vedo l'ora di conoscerlo>>

E poi c'è l'immancabile e pucciosissima lettera che il Capitano Wentworth scrive ad Anne in Persuasione:

“Non posso più ascoltare in silenzio. Devo parlarti usando i mezzi che ho a disposizione in questo momento. Le tue parole mi penetrano nel profondo dell'animo. Mi dibatto tra l'angoscia e la speranza. Non dirmi che per me è troppo tardi, che quei preziosi sentimenti sono per sempre svaniti. Di nuovo mi offro a te col cuore che è ancora più tuo di quando lo hai quasi spezzato otto anni e mezzo fa. Non osar dire che l'uomo dimentica più presto della donna, che il suo amore ha una morte più precoce. Io non ho amato altri che te. Posso essere stato ingiusto, debole, schiavo dei risentimenti, mai incostante. Tu sola mi hai indotto a venire a Bath. A te sola io penso, per te sola faccio progetti per l’avvenire... [...] Quasi non riesco a scrivere. Ogni istante sento qualcosa che mi sopraffà. Tu abbassi la voce, ma io so distinguerne toni che altri non saprebbero cogliere. Creatura troppo buona, troppo eccelsa! Tu ci rendi davvero giustizia. Tu credi veramente che gli uomini possano provare vero amore ed essere costanti. Credi dunque che chi ti scrive sia capace dell'affetto più fervido e di vera costanza. [...]
F.W."

Questo sì che è romanticismo allo stato puro! 

Tornando a noi, un'altra citazione che adoro è questa, tratta da Madame Bovary di Gustave Flaubert:

Non bisogna toccare gli idoli, la doratura resta sulle mani.


Al sesto posto troviamo Il mercante di Venezia; in particolare, quella che sto per riportare è ormai divenuta una delle citazioni più belle e più conosciute di sempre. 

Se ci pungete non sanguiniamo? Se ci fate il solletico non ridiamo? Se ci avvelenate non moriamo? E se ci fate un torto, non dovremmo vendicarci?


Un'altra citazione che adoro, tratta dal libro La lunga vita di Marianna Ucria di Dacia Maraini, è questa:

La pazzia poi cos'è se non un'eccesso di saviezza? Una pazzia priva di quelle contraddizioni che la rendono imperfetta e quindi umana. Il senno preso nella sua integrità cristallina, nel suo dogma di purezza, si avvicina di molto ai baratri dell'instabilità


E' giusto dedicare un pensiero a uno dei libri più belli ed emozionanti che io abbia mai letto: in L'amore nuovo di Philip Forest ci sono centinaia di passi che meriterebbero di essere riportati in questo piccolo angolino, ma siccome il tempo stringe mi limiterò a citarvene un paio:

"Ti auguro di essere follemente amata"
E' il solo auspicio che ogni uomo dovrebbe formulare per ogni donna, la sola promessa da fare loro quando sono bambine.


E poi: 

Quando comincia il nuovo amore? 
Non si sa perchè tutto ciò che è venuto prima svanisce al suo arrivo. E' una vita nuova. 
Tutto quello che c'era prima è svanito nel libro della memoria. 
Un poeta l'ha scritto: il desiderio apre come un taglio nel tempo, l'incisione di una vita resa nuova dall'amore. 
Allora arriva un dio, più forte di tutto, e regna. 
Io sono quel dio, dice, colui che cancella tutti i simulacri della vita senza di lui. 



Per alleggerire l'atmosfera vi propongo alcuni passi presi da I love shopping di Sophie Kinsella: in particolare, le conversazioni tra Becky e il suo banchiere sono davvero esilaranti. 

Rebecca Bloomwood 4 Burney Rd. int.2 Londra SW6 8FD
10 luglio 2000
Gentile signorina Bloomwood,
la ringrazio per la sua lettera del 15 luglio dalla quale apprendo con piacere che lei è cliente della Endwich Bank da quasi cinque anni.
Sfortunatamente, al contrario di quanto da lei auspicato, la nostra banca non prevede un "Premio fedeltà quinquennale" né un condono del debito tipo "colpo di spugna". Convengo che sono entrambe ottime idee.



Ultimo ma non meno importante, credo sia doveroso dedicare un pensiero alla fantastica Paullina Simmons, che con la saga The bronze horseman mi ha fatto piangere tanto che non mi sarei stupita se le mie lacrime avessero creato un fiume per la Russia XDXD

Soldato, lascia che ti accarezzi il viso e baci le tue labbra, lasciami urlare attraverso i mari e sussurrare attraverso i prati ghiacciati della Russia quello che sento per te... 
Luga, Ladoga, Leningrado, Lazarevo... Alexander, un tempo tu mi hai portata e io ora porto te. Nella mia eternità ora io porto te.



Ho notato di aver ampiamente superato il limite di dieci citazioni preferite: quelli che vi ho elencato sono i libri che ricordo con più piacere, ciò non toglie che ci sarebbero centinaia di passi che mi piacerebbe riportare e che per motivi di tempo sarà meglio che tenga per me. 
Ma è venuto il momento di passarvi il testimone: quali sono le vostre 10 citazioni preferite? 

2 commenti:

  1. 1- Qui non ci sono su cui arrampicarsi, Amara mia. Viviamo in un appartamento in mezzo alla città. Dalla mia finestra vedo un palazzo grigio dai fregi scolpiti nella pietra.
    Vedo dei vasi esposti sui balconi. Vedo delle tendine chiuse. Non ho mai colto una testa affacciata a queste finestre. Quanto vorrei essere con te a Firenze, dove la gente si sporge dai balconi e si chiama da sotto, come un paesello.

    Il treno dell'ultima notte - Dacia Maraini

    2- Papà ha ricevuto da un suo amico di Firenze il libro di un giovane poeta: Eugenio Montale. La sera, dopo cena, papà ci ha letto a voce alta qualche poesia del libro che si che si chiama "Ossi di Seppia." Non ci ho capito molto. Però qualche frase mi ha colpito: "Un'aria oscura grava / Sopra un mondo indeciso" dice una poesia chiamata Sarcofagi, e mi è sembrato di vedere una nuvola nera che piano piano scende sui nostri tetti e porta con sé delle ombre lunghe e allarmanti. "Ora sia il tuo passo / più cauto" dice un'altra poesia e io ho guardato Mutti con apprensione: i suoi passi sono incauti e precipitosi. Saprà dare ascolto al giovane poeta italiano?

    Il treno dell'ultima notte - Dacia Maraini

    3- Quella notte scoprii il piacere inverosimile di contemplare il corpo di una donna addormentata senza le urgenze del desiderio o gli intralci del pudore.

    Memorie delle mie puttane tristi - G.G. Marquez

    4- Prima di trovare un taxi si abbatté un acquazzone grande, di quelli che scombussolano la città fra maggio e ottobre, perché le vie dalle sabbie ardenti che scendono verso il fiume si trasformano in fiumane che trascinano tutto quanto trovano al loro passaggio. Le acque di quel settembre strano, dopo tre mesi di siccità, potevano essere provvidenziali come devastanti.

    Memoria delle mie puttane tristi - G.G. Marquez

    5- Ho sottratto principesse a re dormienti nei tumuli. Ho ridotto in cenere la città di Trebon. Ho passato la notte con Felurian e me ne sono andato sia con la vita, sia con la sanità mentale. Sono stato espulso dall'Accademia a un'età inferiore a quella in cui la maggior parte della gente viene ammessa. Ho percorso alla luce della luna sentieri di cui altri temono di parlare durante il giorno. Ho parlato a dei, amato donne e scritto canzoni che fanno commuovere i menestrelli. Potresti aver sentito parlare di me.

    Il nome del Vento - Patrick Rothfuss

    6- In un'indagine ogni fatto, ogni testimone, è uno specchio nel quale si riflette una delle verità del delitto...

    I fiumi di porpora - Jean Cristophe Grange

    7- Ora so che il nostro mondo è tanto instabile quanto un'onda che s'innalza in mezzo all'oceano. Quali che siano stati i nostri conflitti e i nostri trionfi, per quanto indelebile sia il segno che questi abbiano potuto lasciare su di noi, finiscono sempre per stemperarsi come una tinta di acquarello su un foglio di carta.

    Memorie di una Geisha - Arthur Golden

    8- Era solo un sorriso, niente di più. Le cose rimanevano quelle che erano. Solo un sorriso. Una piccola cosa. Una fogliolina in un bosco che trema al battito d'ali di un uccello spaventato.

    Il cacciatore di aquiloni - Khaled Hosseini

    9- Distesa sul divano, con le mani tra le ginocchia, Mariam fissava i mulinelli di neve che turbinavano fuori dalla finestra. Una volta Nana le aveva detto che ogni fiocco di neve era il sospiro di una donna infelice da qualche parte nel mondo. Che tutti i sospiri che si elevavano al cielo si raccoglievano a formare le nubi, e poi si spezzavanoin minuti frantumi, cadendo silenziosamente sulla gente.
    "A ricordo di come soffrono le donne come noi" aveva detto. "Di come sopportiamo in silenzio tutto ciò che ci cade addosso."

    Mille splendidi soli - Khaled Hosseini

    10- L'amore non bisogna implorarlo e nemmeno esigerlo.
    L'amore deve avere il coraggio di attingere la certezza in se stesso.
    Allora non sarà trascinato, ma trascinerà.

    Hermann Hesse, Demian

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  2. Lascio qui una traccia del mio passaggio non per dirti quali sono le mie 10 citazioni preferite (dovrei fare mente locale, spulciando i foglietti che infilo e appendo un po' ovunque, da sempre, e rovistando nella memoria o nei libri, un lavoro di non piccola mole...) ma per ringraziarti delle citazioni da autori e libri che non conoscevo. A cominciare da Philip Forest.
    Per il resto, puoi ben immaginare che ne abbiamo molte in comune!

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