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ACQUA ALTA
Di Elisa Serra

L'acqua alta
sopra le nostre teste
le mani tese cercando
di prevaricare la scienza. 
Una speranza racchiusa nel cuore
aspersa
nelle mani di un Dio
a cui lui solo do in dono
la mia arroganza
le mie certezze
A lui solo confido
i miei affanni
le mie preghiere
A lui solo domando
del balsamo consolatore
Ma poi la notte -
ma poi la notte non c'è che un manto nero
chino sulla mia testa
cosparge cenere
e solitudine. 
Impenetrabile come l'ingiustizia
come le guerre
come la malattia dei giusti
dei dannati della terra.
Impenetrabile come la cieca rabbia dell'afflitto
dell'ultimo degli ultimi
che nei suoi passi sommessi
nella sua voce invisibile al vento
morì per un pezzo di pane. 


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