Per un pugno di libri: i miei libri dell'estate




Cari lettori, l'estate volge al termine. Un'estate calda e frenetica, la mia, ma questo non vuol dire che non ho avuto tempo da concedere ai miei amati libri. Anche se non li ho recensiti tutti, un po' per pigrizia un po' perché, semplicemente, non tutti i libri che ho letto mi hanno colpita abbastanza da parlarvene. In questa piccola e personalissima classifica vi aggiornerò sulle mie letture. Siete pronti? E allora partiamo. 





La trentenne di Honoré de Balzac. Un libro intenso ma a tratti prolisso, com'è tipico di Balzac, che non lesina descrizioni lunghe e dettagliate ma che, al tempo stesso, in poche, improvvise parole -in poche, improvvise righe- è capace di concentrare un phatos, un'energia, uno struggimento straordinari. E' come la quiete prima della tempesta: dopo pagine di calma piatta, Balzac si diverte a sconvolgere il lettore stravolgendo gli avvenimenti con crudele efficacia. Consigliato. 

Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello. Su questo libro ho una sola cosa da dire: ma anche no. Lungo, prolisso, insopportabilmente contorto, l'ho mollato a metà. Sono una lettrice fatta di una tempra piuttosto resistente, io: odio non concludere un libro, ma con questo proprio non ce l'ho fatta: era troppo controverso, non riuscivo a seguire gli strani ragionamenti del protagonista. Un libro da evitare. 

Racconti del terrore di Edgar Allan Poe. Ancora una volta, sono rimasta delusa da questo libretto di appena cento pagine: i racconti 'del terrore' che del terrore non sono, perché la maggior parte di essi trasmettono solo una sottile inquietudine, che svanisce non appena si passa al racconto successivo. Alcuni erano noiosi e basta, altri insignificanti, altri ancora lasciano un'impressione labile e passeggera. Tutto sommato, un libro che potevo anche fare a meno di leggere. 






Qualcuno volò sul nido del cuculo di Ben Kesey. Il film è un capolavoro, il libro un po' meno. Non c'è efficacia nella scrittura di Kesey: la malattia mentale, un tema controverso e complicato, è affrontato in maniera troppo allegorica. Avrei preferito qualche parola tagliente in più e qualche insinuazione in meno. E' un messaggio che va letto fra le righe, quello di Kesey, ma che io ho colto solo a metà. La scrittura è a tratti prolissa, a tratti comica (in senso buono), a tratti travolgente. Un romanzo senza infamia e senza lode, di cui ricorderò soprattutto l'intenso finale. Da leggere nei momenti di calma piatta, in cui vi potete permettere una massima concentrazione. 

Agnes Browne mamma di Brendan O'Carroll. Bello, bello, bello. Un libro comico, satirico e dal retrogusto amaro. Un libro che ha un'anima proletaria, anche; che parla di gente semplice come potevano esserlo i nostri nonni, ma al tempo stesso fuori dagli schemi. Agnes Browne è un personaggio dotato di una verve straordinaria, così come è straordinaria la sua amica Marion e i suoi cinque figli. La più piccola di essi toccherà il cuore del lettore, con la sua dolcezza e il suo animo ingenuo e genuino. Glorie e dispiaceri di una protagonista fuori dal comune, il tutto contornato da una Dublino dal sapore popolare e autentico. Brendan O'Carroll è un narratore straordinario e pieno di talento. Anche se il suo libro si divora in un paio di giorni, in chi legge lascia un'impressione profonda e duratura. 





Cuore pirata di Kathleen McGregor. Bello. Bello e meravigliosamente intenso. Cinque parole per descrivere la nuova fatica di Kathleen McGregor, autrice italiana che si è già fatta conoscere grazie a Corinna, la regina dei mari e La sposa spagnola (uno dei miei romanzi rosa preferiti in assoluto). Anche i protagonisti di questo suo ultimo libro vivono un amore totale e spericolato all'insegna dell'avventura; la McGregor ha una scrittura matura ed efficace, che fa leva sull'immaginazione del lettore e sulla sua voglia di provare emozioni forti. Consigliato. 

Capitan Swing di Nina Pennacchi. La Pennacchi, scrittrice italiana di romanzi storici, è ancora agli inizi, ma il suo talento già si è fatto notare con il suo primissimo libro, Lemonade, e si riconferma con questa sua seconda fatica. E' particolarmente dotata nell'ambientare le sue vicende nell'Inghilterra dell'800 che, come lei stessa ha dichiarato, è uno dei suoi periodi storici preferiti. Adoro i suoi personaggi, che sono sfaccettati, tormentati, in costante conflitto tra loro. I suoi protagonisti maschili sono figure forti, autoritarie e spesso anche crudeli, ma profondamente umane. E' originale anche nel delineare le eroine femminili, le quali -cosa rara in un genere che fa leva sulla familiarità e sul copia/incolla- sono profonde, combattive ma dolci -in un romanzo storico non è verosimile trovarsi delle specie di Catwoman vestite di pizzo e mussolina, dettaglio che purtroppo molte autrici ignorano. Per concludere, non posso che consigliare questo libro, che mi ha emozionata e commossa e che è entrato a far parte della lista degli 'indimenticabili'. 

A nudo per te di Sylvia Day. Su questo libro ho una domanda che mi preme parecchio: ma perché i protagonisti di romanzi erotici devono sempre -e sottolineo la parola 'sempre'- essere dei sociopatici pieni di problemi, violenti, insensibili e fan sfegatati del 'famolo strano'? Ma insomma, un po' di fantasia. A nudo per te è scritto meglio di Cinquanta sfumature di grigio, e i personaggi sono leggermente -ma solo leggermente, eh- più verosimili di quelli dei libri della James, ma per il resto non si rivela che una misera scopiazzatura del suo ben più celebre predecessore. Detto questo, resta una lettura da ombrellone da cui ovviamente non si può pretendere più di tanto, quindi non la boccio del tutto, in quanto mi ha regalato qualche ora di sano svago: semplicemente, in edicola si trova di molto meglio (a un prezzo decisamente più abbordabile). 


BLOCCARE I PROCESSI, CANCELLARE L'INFORMAZIONE, DIFENDERSI CON L'IMPUNITA'. ECCO PERCHE' BERLUSCONI STA PREPARANDO IL BAVAGLIO. 
Intendiamoci: già Berlusconi mi stava sulle santissime, già pensavo che fosse il Male assoluto e mi vergognavo sinceramente del fatto che l'Italia fosse ammorbata da un simile elemento, ma dopo aver letto questo libro la mia vergogna è ancora più profonda: questo saggio, scritto dal giornalista e scrittore Marco Travaglio in collaborazione con autori del calibro di Peter Gomez e Marco Lillo, aiuta a conoscere meglio un personaggio che, nel bene e nel male (anzi, solo nel male) sta sputtanando l'Italia in tutto il mondo: dopo tutto quello che ha combinato, dopo i suoi ripetuti tentativi di imporre al governo delle leggi incostituzionali degne solo dei suoi amichetti dittatori, delle sue sciacquette e dei suoi leccapiedi, mi stupisco che il Berlu non sia stato dichiarato un pericolo pubblico. La colpa è anche della sinistra italiana, che non ha MAI, mai, mai fatto nulla per limitare la sua influenza, ma che anzi lo ha sostenuto a più riprese. Un saggio lungo e dettagliato e scritto in maniera molto scorrevole che tutti -e sottolineo la parola tutti- dovrebbero leggere.




Orgoglio e pregiudizio - I bigné.Non mi è piaciuto. L'ho trovato breve -troppo- e a tratti banale. Neanche di disegni mi hanno fatto impazzire, mi aspettavo molto di più. Anche il prezzo mi ha lasciata perplessa, per un fumetto di così poche pagine -saranno al massimo nove, e infatti io l'ho finito in meno di dieci minuti- avrei speso al massimo un euro. Peccato, perché le potenzialità ci sono, è l'impegno che manca. Mi rifarò con la versione di Pride & prejudice edita da Marvel, uscita in fumetteria qualche settimana fa... 

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