Letture estive: L'amore non è il mio forte di Sarah Pekkanen





C'è un'afa assurda, vero? Roba da far sciogliere i ghiacciai. Con questo caldo, ho pensato che nessuno di voi ha voglia di leggere  le mie lungherrime e logorroiche recensioni. Ho per questo deciso di ideare una nuova rubrica, che però non aggiornerò periodicamente, e in cui, al posto delle recensioni, vi lascerò i teaser dei libri che sto leggendo. Sceglierò i passaggi che giudico più divertenti, toccanti o significativi, cercando di evitare spoiler e anticipazioni (tant'è, io sono una di quelli che li odia).
Ieri ho iniziato 'L'amore non è il mio forte' di Sarah Pekkanen, un chick lit che reputo molto carino; sono solo a pagina cento, ma mi sono già affezionata alla protagonista... lo stile dell'autrice, inoltre, è un concentrato di ironia e irriverenza perfetti per un'estate all'insegna delle risate e del divertimento. 
Ma bando alle ciance, vi lascio al teaser del libro, augurandovi buona lettura e ricordandovi che cliccando sulla copertina verrete indirizzati al sito Amazon.it, in cui potrete conoscere trama, prezzo e altri dettagli di pubblicazione.





"Due parole sulla casa dei miei. Ricordate il mio pulitissimo ed essenziale appartamento da monaca di clausura? Forse Matt direbbe che era stato il mio modo di ribellarmi. 
Il mio appartamento era l'atintesi esatta della mia casa d'infanzia. Papà se ne stava sempre nella sua stanzetta con la tv a tutto volume, mentre mamma girava per casa pestando i piedi e urlando: <<Metti l'apparecchio acustico!>>, per poi vendicarsi sparando a palla le sue soap opera. Il soggiorno sembrava il cimitero della Sony: lì mio padre accumulava tutti i congegni elettronici rotti che non riusciva a riparare. E sempre lì mamma ammucchiava i panni che non aveva tempo di piegare, così come la posta. Più o meno ogni settimana si armava di sacchetti della spazzatura, piumino e aspirapolvere, e si piazzava sulla porta del soggiorno a valutare quel disastro con occhi torvi finché, sopraffatta, non si ritirava esausta in cucina a riempirsi il piatto di consolanti croissant al cioccolato. 
Insomma, non era certo l'hotel Villa Serena. 
Ah... volete sapere il perché di tutte quelle apparecchiature piazzate in soggiorno? I miei genitori ignoravano i libretti delle istruzioni e optavano invece per premere i pulsanti a caso, preferibilmente tutti in una volta. <<Prova il tasto blu!>> gridava mia madre <<Non quello, l'altro! L'hai premuto per bene? Allora prova quello rosso!>>. 
Quando partivano per una vacanza, dovevo spedire un'e-mail con spiegazioni dettagliate per ascoltare i messaggi nella segreteria telefonica, ma di solito le perdevano prima di arrivare in aeroporto. E poi mia madre non faceva altro che cancellare le foto della macchina digitale, e papà era terrorizzato dal cellulare che gli avevamo regalati per Natale l'anno scorso. Ogni volta che squillava, alzava di colpo un piede in aria e rispondeva con un "Pronto!" così forte da perforare il timpano del malcapitato all'altro capo della linea. Una volta, per pura crudeltà, Alex aveva inserito la vibrazione e l'aveva chiamato di continuo: per giorni papà era sembrato affetto da un tic."

Da L'amore non è il mio forte, pagina 115







3 commenti:

  1. ahaha, poveretta con dei genitori così! sembra un romanzo molto simpatico, mi piacerebbe leggerlo :P

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  2. Da questo estratto sembra un libro molto spiritoso: avrei proprio bisogno di una lettura simpatica! Lo tengo presente :-)

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  3. bello! io l'ho letto è molto bello ocme libro, molto leggero :-) :-)

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