Consigli di lettura: i libri della mia estate





Cazzeggi vari

Cosa c'è in me che non va? Perché davanti a un buon libro non so resistere? Il mio portafogli lancia urla stridule quando mi avvicino a una libreria. Letteralmente. E' un po' come se fossi una tossicomane, solo che i libri non fanno male alla salute. A parte le occhiaie e la tendenza a fare figure di merda un po' d'appertutto, s'intende. Perché un lettore ha una marcia in più che ogni tanto, soprattutto quando si ha a che fare con altre persone, si trasforma quasi in un handicap: il libromane (termine clonato in chissà quale angolino del mio cervello) sogna. Il libromane ha costantemente la testa fra le nuvole. Siamo come una razza a parte, solo che non godiamo di alcun tipo di indulgenza morale, come accade con gli ubriaconi, gli animali e gli omosessuali. 
Avete mai letto su una testata a tiratura nazionale di bancarotte dovute alla dipendenza dai libri? Probabilmente accadrà presto; altrettanto probabilmente quella persona sarò io. Tant pis, ho sempre sognato di diventare famosa. 
Ma, proprio come un tossicodipendente, non solo non voglio liberarmi dalla mia droga: secondo alcune statistiche, il 40% delle donne sopra ai venti lenisce le delusioni d'amore, lavorative e interpersonali facendo shopping. 
Allo stesso modo, io cerco di guarire le mie paturnie sfoggiando la mia afflitta carta di credito alle commesse della Mondadori, che a quest'ora si saranno fatte l'idea che io sia una specie di ereditiera snob e spendacciona, considerando che ogni settimana investo (termine alternativo al vocabolo 'sperperare') un mucchio di quattrini in libri che non avrò mai il tempo di leggere. 
E comunque. 
Ieri ho di nuovo soddisfatto quest'impellente bisogno fisico; bisogno che prima o poi mi porterà alla rovina.
L'ho fatto comprando ben due libri, più tre che acquistai la settimana scorsa e che non ho avuto tempo di presentarvi. Indi approfitto di questo momento di pausa per farvi un breve sunto delle new entry nella mia libreria. 


Il primo libro si chiama 'Brava a letto', chick lit di Jennifer Weiner che sto divorando. Letteralmente. Un romanzo ironico, una protagonista con un gran senso dell'umorismo. Una tematica che, nel bene e nel male, ci affligge un po' tutte: il riuscire a trovare un modo per convivere con il nostro corpo. Cannie Shapiro è carina, intelligente, ha un fidanzato affettuoso e una carriera brillante. Ha un unico problema: è grassa. Il suo spirito arguto, il suo altruismo, le sue avventure sentimentali e un piccolo, dolce imprevisto che la coglierà completamente di sorpresa, unite a uno stile fresco e a una trama ben strutturata, rendono 'Brava a letto' una perla del chick lit, un romanzo godibilissimo e pieno di pathos.

La seconda adozione è invece 'I Buddenbrook' di Thomas Mann, un classico moderno, uno dei pilastri della  letteratura di inizio novecento che un bravo bibliofilo non può non aver letto. Sulle orme del 'Gattopardo' di Lampedusiana memoria, Mann delinea <<la storia dell'ascesa e del tramonto di una famiglia dell'alta borghesia di Lubecca attraverso l'arco di quattro generazioni>>. 
In un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, penso che questo libro potrebbe diventare un mezzo per venire a patti con una realtà che si fa sempre più incerta, coriacea, soggetta a cambiamenti che non sempre siamo in grado di controllare. 

Moll Flanders di Defoe è un altro classico della letteratura che si è recentemente aggiunto alla mia lista di librichenonpossoassolutamenteperdermi. Stando a quanto dicono i critici, con questo libro Defoe è diventato uno dei padri del genere romanzesco. 
Moll Flanders è un personaggio che esercita un certo fascino sulla sottoscritta; ecco cosa dicono di lei: <<Moll nacque in carcere da una madre ladra, "fu dodici anni prostituta, cinque volte sposata (una delle quali con il fratello), dodici anni ladra, otto anni deportata in Virginia"; trascorse una tumultuosa esistenza a Londra e altrove, circondata da circa duecento personaggi, ma la sua rimase una condizione di dolorosa solitudine. Costretta a sopravvivere in un ambiente ostile, raggiunse la serenità solo sul declinare della vita.>>

Ultimo ma non meno importante, ho preso 'La metà di noi' di Leah Stewart . Non so perché ho comprato questo libro. A differenza delle migliaia di donne che si esaltano di fronte a romanzi in cui l'uomo tradisce la moglie con una pulzella molto più giovane di lei, a me i fedifraghi non sono mai piaciuti. Non li sopporto proprio. D'altronde perché dovrei? Abbiamo sopportato per secoli lo sport del <<mettere le corna>>, sempre in silenzio, sempre chinando il capo, sempre perdonando. La storia è costellata di piccoli grandi episodi di tradimenti, rifiuti, maltrattamenti e amenità che in quanto donna moderna non posso neanche immaginare. Eppure i fedifraghi hanno un fascino tutto loro... almeno secondo gran parte delle scrittrici di romanzi rosa. E comunque. 
La metà di noi è, come vi ho già accennato, la storia di un tradimento. Ma è anche la storia di una donna che si reinventa e si evolve, che impara a pensare a se stessa e non solo al benessere altrui, che si impossessa gradualmente, faticosamente, della sua identità di moglie, madre e figlia. Devo ancora leggerlo, ma sono fiduciosa, anche se un po' titubante. 

E voi? Quale di questi libri vi piacerebbe leggere? 



Jennifer Weiner - Brava a letto
E' più divertente di Bridget Jones. Più romantica di Cenerentola. Più grassa delle due messe insieme. 
E' Cannie Shapiro. Dalla regina del chick-lit, da una scrittrice bestseller, una protagonista divertente e ironica che ha conquistato le donne di tutto il mondo. 




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Thomas Mann - I Buddenbrook 
Primo romanzo di Thomas Mann, I Buddenbrook racconta la storia dell'ascesa e del tramonto di una famiglia dell'alta borghesia mercantile di Lubecca attraverso l'arco di quattro generazioni. Nel cogliere i primi segni di un progressivo sgretolamento dei valori borghesi della sicurezza e della rispettabilità, Thomas Mann anticipa le contraddizioni e le incertezze dell'epoca contemporanea, di cui si rivela interprete e protagonista fra i più lucidi e appassionati. 




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Defoe - Moll Flanders 
Fortune e sfortune della famosa Moll Flanders, che nacque nella prigione di Newgate e, durante una vita incessantemente variata di settant'anni, oltre l'infanzia, fu dodici anni prostituta, cinque volte sposata (una delle quali con il fratello), dodici anni ladra, otto anni deportata in Virginia, e che alla fine diventò ricca, visse onesta e morì pentita. 



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Leah Stewart - La metà di noi
Ci sono confessioni che sarebbe meglio non fare. Come quella di Nathan, che racconta a sua moglie Sarah che la storia di  tradimento del suo ultimo romanzo è leggermente... autobiografica. Un brutto colpo per Sarah, che farà cose folli per reagire alla delusione, e forse anche per vendicarsi. Ma soprattutto per riprendere in mano la sua vita, diventandone di nuovo protagonista. 







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