Titolo: Orgoglio e preveggenza (o: Una verità universalmente riconosciuta)
Autore: Carrie Bebris
Casa editrice: TEA
Anno di pubblicazione: 2004
Prezzo: 10 eur
Pagine: 293
Trama: Elizabeth Bennet e Fitzwilliam Darcy, i protagonisti di Orgoglio e pregiudizio, convolano finalmente a nozze: nello stesso giorno Caroline Bingley annuncia il proprio fidanzamento col possidente americano Frederick Parrish, un giovane affascinante e amabile. Avendo deciso la nuova coppia di sposarsi di lì a una settimana, Elizabeth e Darcy decidono di fermarsi a Londra fino a nozze celebrate, festeggiare la luna di miele in città e poi raggiungere Pemberley. Ma subito dopo le nozze, cominciano ad accadere strani incidenti alla nuova signora Parrish, incidenti potenzialmente letali. Pur non avendola mai sopportata, i Darcy decidono di aiutare Caroline, e di indagare, per scoprire il colpevole prima che possa fare del male a lei, al marito e a quelli che li circondano.






"Quella notte, Darcy si rifugiò nella propria camera e tra le braccia della moglie, come chi cercasse asilo in un tempio. Qualunque difficoltà li assillasse, Elizabeth riusciva sempre a restituirgli la serenità con la sua sola presenza. Stentava a ricordare come avesse potuto vivere senza di lei nei giorni che avevano preceduto il loro incontro."

Orgoglio e preveggenza è il primo di una serie di mistery romantici firmati dalla penna di Carrie Bebris. Sappiamo tutti che negli ultimi anni i sequel ispirati ai grandi classici della letteratura sono molto en vogue, e che nella maggior parte dei casi essi non solo non si rivelano all'altezza dell'originale, ma sono concepiti per una pura questione di marketing. Vendere, vendere, vendere: un principio adottato da molte case editrici. Un principio che riempe il mercato editoriale di vera e propria spazzatura.  Nondimeno, è cosa nota che sono una grande estimatrice di Jane Austen; i romanzi di Carrie Bebris, quindi, non potevano non attrarmi. Non leggerli mi sarebbe costato settimane di torture mentali e sensi di colpa. 
Ma veniamo al dunque: Orgoglio e preveggenza è concepito come un ipotetico sequel del capolavoro della Austen. Un proposito molto, molto ambizioso. Parecchi sono i riferimenti che ci rimandano a Orgoglio e pregiudizio; lo stile, soprattutto nelle ultime pagine, tenta -con scarso successo- di imitare l'arguzia, il sarcasmo, il beffardo umorismo di Lady Jane. 
Inutile dire che la Bebris non ci è riuscita. Ma la trama è carina, e riesce a incuriosire il lettore.
Darcy e Elizabeth si sono appena sposati; Caroline Bingley, l'antipatica antagonista di Lizzy in Pride and Prejudice, si è fidanzata con Mr. Parrish, un ricco e amabile proprietario terriero americano. I due si uniscono in matrimonio e tutto sembra filare liscio, se non fosse che Caroline, all'improvviso, pare diventare completamente pazza. La tranquillità dei coniugi Darcy (che, incuriositi dallo strano comportamento di Mrs. Parrish decidono di rimandare il viaggio di nozze per assisterla in quella che sembra in tutto e per tutto una grave forma di malattia mentale), viene sconvolta da una serie di tragici incidenti che attentano alle loro stesse vite.  Ma, come dice l'adagio, prima o poi tutti i nodi vengono al pettine, e i Darcy, con l'aiuto dei Bingley e di un archeologo specializzato in fenomeni sovrannaturali, scopriranno che il pericolo risiede nelle loro stesse case, e che la persona che credevano più degna di fiducia è in realtà l'unica di cui avrebbero dovuto diffidare. 



Perché non mi è piaciuto. 
Nelle prime 280 pagine del romanzo non sembra succedere niente. Caroline sta male, Caroline è pazza, Caroline tenta di tagliarsi le vene, Caroline si è completamente rincoglionita, e poi: <<quanto ti amo, Elizabeth>> <<anch'io, Darcy, sei la mia vita, morirei per te>>. 
Tutto qui?, direte voi. 
Tutto qui. 
Insomma, la scrittura è estremamente lenta, spesso non riuscivo ad andare avanti, leggevo una pagina e pensavo <<perché perdo il mio tempo in maniera così stupida? Perché, perché, perché?>>. 
Lo stile della Bebris tenta invano di rievocare quello decisamente più brillante e vivace di Jane Austen; ma la Bebris non ha niente del suo cinismo, non approfondisce i sentimenti dei protagonisti, né le ambientazioni, né la trama, niente. L'autrice, d'altronde, ha il merito davvero poco lusinghiero di aver completamente travisato il carattere dei personaggi: Bingley viene quindi descritto come un idiota senza spina dorsale, Caroline è diventata una civetta brutta e sfigata, Mrs. Bennet non fa più ridere, il suo dispettoso consorte non compare neanche. Darcy ed Elizabeth sono tremendamente anonimi, hanno perso tutto il loro fascino, la loro magia. 
Personaggi sfruttati, estremizzati, il tutto condito con una visione a dir poco semplicistica di una delle più meravigliose storie d'amore di sempre. 
Stile banale, noioso, poco ispirato, come se la Bebris avesse scritto questo libro perché doveva, non per semplice diletto. Una lettura pesante con un finale affrettato e sconclusionato. Mi sono spesso assopita sulle pagine di questo romanzo. Ci ho messo una settimana a finirlo, il che, per me, è un record davvero mortificante: da lettrice vorace, di solito un libro di 300 pagine lo divoro in meno di due giorni. 
Peccato, perché prima di questo lessi Le ombre di Pemberley, sempre della Bebris, terzo episodio di questa serie inaugurata, per l'appunto, con Orgoglio e preveggenza; ma, al contrario, Le ombre di Pemberley mi è piaciuto, l'ho trovato interessante, ha catturato la mia attenzione e mi ha affascinata, complici, forse, un insieme di elementi che in questo primo libro sono completamente venuti a mancare. 
In poche parole: avrei potuto impiegare il mio tempo in qualcosa di più costruttivo. O semplicemente cazzeggiando, o passandomi lo smalto, o dormendo, o giocando questi dieci euro alla lotteria... chissà, magari a quest'ora sarei milionaria, mi comprerei miliardi di libri e farei la nabbabba in giro per il mondo. 
Ma, per rifarci alle parole della nostra amata Jane: per nessun motivo potrei mettermi a leggere un romanzo serio, se non per salvarmi la vita. 




Gli altri romanzi di Carrie Bebris: 


1 commento:

  1. Splendida recensione, cara, molto completa. E io che volevo persino dare una chance a questo romanzo :D Ti scrivo anche perché ti ho premiata qui: http://gocceinchiostro.blogspot.it/2012/04/some-acknowledgments.html :D

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