Titolo: La ricamatrice di segreti
Autore: Kate Alcott
Pagine: 379
Casa editrice: Tre60
Prezzo: 9,90 eur
Sinossi: Oceano Atlantico, 14 aprile 1912. È stata una bugia il biglietto che ha permesso a Tess di salire sulla nave più lussuosa del mondo, diretta in America: stanca di passare le giornate a cucire per pochi spiccioli e dotata di uno straordinario talento come ricamatrice, la ragazza ha trovato il coraggio di avvicinare Lady Lucile Duff Gordon e, mentendo sulla propria identità e sul proprio passato, ha convinto la celebre stilista ad assumerla come cameriera personale. Adesso, davanti a lei, si apre un mondo che sembra uscito da una fiaba: saloni maestosi, tavole imbandite, cabine sfarzose e, soprattutto, sontuosi abiti di velluto cangiante, pizzi raffinati, sete pregiate... Eppure, in quei pochi giorni di viaggio, non sono soltanto la magnificenza e la ricchezza a stupire Tess; ben più sconvolgenti, infatti, sono gli sguardi e le parole di Jim, l'umile mozzo che ha fatto breccia nel suo cuore. Proprio come, di lì a poco, un iceberg farà breccia nell'"inaffondabile" Titanic... New York, 18 aprile 1912. Giunti negli Stati Uniti, i sopravvissuti al naufragio del Titanic vengono accolti come eroi. Presto, però, l'ombra del sospetto oscura proprio la stella di Lady Duff Gordon, accusata da un giornale scandalistico di aver corrotto gli ufficiali di bordo pur di salire su una delle poche scialuppe di salvataggio. E, quando scoprirà chi è la fonte di quella notizia, Tess sarà costretta a una scelta drammatica...


Di verosimiglianza e cavolini di bruxelles


1912. Tess è giovane, bella, ha coraggio da vendere. Oppressa dal suo lavoro di cameriera e da un padrone 'con le mani lunghe', nel senso che ogni romanzo che si rispetti include una quasi-molestia sessuale nei confronti dell'eroina di turno (capirete il perché di quest'affermazione proseguendo con la lettura; e comunque. Tess decide di fuggire, di provare a costruirsi una vita lontana dai luoghi della sua infanzia e delle sue afflizioni, e s'imbarca sul Titanic, sotto la protezione dall'algida e bellissima Lady Lucille Duff Gordon, stilista di fama internazionale che ha la cattiva abitudine -ma va?- di considerare il resto del mondo pura e semplice nullità. Giustamente, Tess è affascinata da Lucy, donna caparbia, fredda e determinata con un marito che più indifferente non si può. Imbarcatisi sul Titanic, però, Tess inizia a notare che Lady Duff Gordon è una donna un po' troppo autoritaria per i suoi gusti, e la sua ammirazione si affievolisce. Sempre sul Titanic la nostra eroina conosce Jim, squattrinato marinaio con cui stringe un'amicizia che diventa sempre più intima col passare del tempo (ergo: in due giorni e dieci minuti circa arriva l'ammore). MA il trangolo amoroso non poteva mancare, per cui ecco che compare Jack, ricco uomo d'affari, il tipico americano che 'si è fatto da solo', con due divorzi alle spalle e tanta voglia di tornare giovane. 
E' ora di mettere da parte i risvolti sentimentali, perché, come di certo saprete, il Titanic affonda e succede quel che succede. 
Sento quasi il campanellino suonare nella mia testa, perché la prima tara di questo romanzo si rivela proprio durante la descrizione dell'affondamento: è tutto troppo frettoloso, caotico, Tess si comporta in maniera estremamente lucida e razionale, cosa che reputo impossibile considerando che ha assistito a una delle catastrofi più drammatiche dei primi anni del '900. Come può non perdere la calma? 
O, come direbbe il mio ragazzo, a cui ho confessato le mie perplessità: <<al posto suo mi sarei pisciato addosso dalla paura>>. E scusate il francesismo, ma il comportamento di Tess è verosimile quanto mio nipote che mangia i cavolini di bruxelles senza inscenare una tragedia greca con tanto di strilli e sputazzi sulla mia maglia di Calvin Klein. 
Capisco che probabilmente l'autrice -che, non dimentichiamolo, è un'esordiente- non era in grado di mettere su carta il pathos di quei momenti, né di trasmettere il senso d'orrore, la vigliaccheria di alcuni e l'eroismo di altri, ma... bé, la scena dell'affondamento è stata descritta in maniera estremamente frettolosa, come se la Alcott non si fosse documentata abbastanza e non volesse scendere di proposito nei particolari onde evitare di commettere qualche gaffe.  
Tornando a noi, per il resto la trama si concentra sull'indagine dei crimini commessi sul Titanic; da Lady Duff Gordon che non ha voluto accogliere i superstiti sulla sua scialuppa, arrivando persino a corrompere i marinai, al senatore Smith che cerca di capire chi siano i veri responsabili della tragedia; poi c'è Jim, l'innamorato di Tess, testimone della viltà dei Duff Gordon, che non esita a smascherarli in pubblico, provocando in Tess un increscioso conflitto d'interessi: da che parte deve stare? Dovrebbe schierarsi col marinaio, l'uomo per cui si è presa una cotta, o, al contrario, concedere la sua fiducia a Madame Lucille, sua benefattrice, colei che potrebbe spianarle la strada per il successo? 
Nel frattempo anche il cuore di Tess è dibattuto: scegliere tra l'amore per Jim e la sicurezza che le offre il ricco, esperto, pragmatico Jack, con cui ha intanto stretto una relazione, non sarà la cosa più facile del mondo. Tess è consapevole che qualunque strada deciderà di imboccare, le sue scelte faranno soffire qualcuno: resta solo da decidere chi
Il romanzo è, tutto sommato, una lettura piacevole; i personaggi di contorno sono molto interessanti, le ambientazioni avvincenti e suggestive. La protagonista femminile, Tess, è una Mary sue fatta e finita: caratterizzata malaccio, è l'unica figura a cui non mi sono affezionata. E' bella, talentuosa, perfetta, tutti si innamorano di lei, persino l'inarrivabile Lucille le vuole (quasi) bene...
Tess è una figura un po' inverosimile, ma a parte questo 'La ricamatrice di segreti' è un romanzo che occupa piacevolmente il tempo, che non annoia, con una bella storia d'amore e un finale che soddisferà i lettori più romantici. Consigliato, ma solo se non nutrite grandi aspettative. 




Assaggi d'autore: potete leggere i primi capitoli gratis qui




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