"Scritto bene, leggero, intelligente e fa morir dal ridere"
Luciana Litizzetto. 

Non che m'importi granché di cosa pensi la Litizzetto. Ma 'Il librario', la rivista per bibliofili grazie a cui ho scoperto questo libro, apre così l'articolo dedicato a quella che ho scoperto essere la nuova regina della narrativa italiana al femminile. Un segreto non è per sempre, di tale Alessia Gazzola, si presenta come una specie d'incrocio tra un chick lit, un romanzo rosa e un thriller. Devo dire che la copertina -  chi mi conosce sa che io do sempre molta importanza alle copertine - è molto invitante; il prezzo un po' meno (17,60 euro). La trama è troppo lunga, non ho abbastanza pazienza per leggerla tutta: gli editori -in questo caso la Longanesi- dovrebbero sapere che le sinossi chilometriche fanno fuggire anche i bibliofili accaniti qual è la sottoscritta.  
E siccome oggi mi sento particolarmente generosa, cercherò di farvi un sunto di Un segreto non è per sempre

"Ha imparato a fare le autopsie. Ma quello che l'allieva non sa è che la morte non è mai un libro aperto"

Alice Allevi ha ventisette anni ed è una specializzanda di medicina legale. Lei ama la medicina legale, ma non c'è amore meno corrisposto del suo. Ha finalmente imparato a fare le autopsie senza svenire e senza rompere qualcosa, ma la sua vena di intraprendente combinaguai è tutt'atro che esaurita. E infatti, quella che doveva essere una semplice perizia si trasforma in un caso di suicidio che desta più di un sospetto negli inquirenti. Ma Alice non riesce a trovare la concentrazione necessaria per risolvere il caso. La sua testa, e il suo cuore, sono da un'altra parte. Forse sono con Arthur, l'amore della sua vita, che però è lontano, a Parigi o nei posti più diversi del mondo dove lo porta il suo lavoro di reporter. O forse i suoi pensieri sono con Claudio, il medico legale tanto bello quanto spietato che non si limita a farle da guida e da superiore, ma le è molto più vicino, pericolosamente vicino...
E stavolta Alice scoprirà che la vita, e la morte, non sono mai un libro aperto. 


Cosa mi attrae di questo libro
- La copertina: la trovo assolutamente fantastica. Guardate quel rossetto, il cioccolatino e il lip gloss vicino a quegli aggeggi che si usano per le autopsie... ammetto di essere tentata di acquistare il libro solo per godermi quella magnifica copertina!
- Il triangolo amoroso: adoro questo genere di cose, soprattutto quando sono gli uomini a contendersi la fanciulla di turno. E la descrizione di quel Claudio... mmm!
- Il titolo: fresco, frizzante, fa il verso a molti harmony di mia conoscenza, il che è piuttosto divertente... inoltre 'un segreto non è per sempre' è una massima che non dovremmo mai, mai, mai dimenticare! 

Cosa non mi attrae di questo libro
- Il fatto che l'autrice sia italiana, e che il libro sia stato definito un chick lit: lo sanno tutti che gli italiani sono bravi a scrivere eccetera, eccetera, ma il chick lit non è il nostro genere: non per generalizzare, ma gli autori nostrani hanno un che di romantico, di tragico e di sentimentale che gli impedisce di prendere le cose con leggerezza.   
- il fatto che il libro lo abbia pubblicizzato la Litizzetto: e va bene, lei è torinese e dovrei essere solidale nei suoi confronti, ma quella donna proprio non mi piace, soprattutto da quando le è preso il ghiribizzo di scrivere
- Longanesi... uhm, rinfrescatemi la memoria: che casa editrice è? L'ho sentita nominare parecchie volte, ma non ho mai letto nulla di loro. E se poi succede come con la Newton che pubblica praticamente solo porcherie? Per me le c/e sono un punto di riferimento importante: leggo volentieri i chick lit di Mondadori e Piemme; per quanto riguarda gli Harmony mi fido solo di Sonzogno, con Fazi mi trovo bene ma MAI farsi fregare dai suoi urban fantasy (a parte Twilight, ovvio). Il mio non è snobismo; in quanto consumatrice cerco semplicemente di tutelarmi, perché il mercato editoriale è vastissimo e si rischia sempre di incappare in qualche stronzata colossale delusione. 

A parte questo, penso che 'Un segreto non è per sempre' sia uno di quei libri da leggere con estrema cautela: probabilmente lo acquisterò, senza però aspettarmi un capolavoro, una pietra miliare della letteratura o un romanzo da inserire nella lista degli indimenticabili.  

E voi? C'è una casa editrice di cui vi fidate particolarmente? Quali sono, invece, le c/e che cercate di evitare? Il prezzo dei libri -a volte a dir poco esagerato- influisce, in qualche modo, sui i vostri acquisti? 

3 commenti:

  1. Elisa, l'ho da poco recensito e credo proprio che non ne rimarrai delusa. Se passi da me, trovi la recensione senza rischio alcuno di spoiler..magari può chiarirti le idee :) Non è assolutamente uno "chick lit", anzi...in questo secondo volume della serie della Gazzola è più marcato l'elemento poliziesco e la caratterizzazione della protagonista è molto meno caricaturale.
    Per rispondere alla tua domanda, di solito evido la Mondadori: bei libri, ma prezzi troppo alti. Tre60, Newton e Fanucci, invece, hanno prezzi convenienti e titoli molto molto vari!

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    1. La leggo volentieri, se sarai così gentile da linkarmela.
      Sono felice che la protagonista sia caratterizzata bene, i personaggi teatrali non mi piacciono, tuttavia questo è un difetto di molti autori italiani che si cimentano in questo genere letterario.
      Anche secondo me la mondadori è un po' troppo cara, però evidentemente alle aste deve avere un cu**o pazzesco, perché si accaparra i libri più importanti e appassionanti, quelli di cui non puoi fare a meno (vedi: Hunger games, Sophie Kinsella, eccetera eccetera). Oddio, di fanucci non ricordo di aver mai comprato nulla.... spara un titolo famoso che ha pubblicato, magari ce l'ho! Però per esperienza so che di solito più la casa editrice è sconosciuta, più i prezzi sono alti. Non so se lo hai notato anche tu ^^
      Vabbè, ho già detto troppo. Buona giornata, e mi raccomando, inoltrami il link al più presto ;D

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